Come gestire lo svezzamento?
È il passaggio da un’alimentazione a base di latte ad un’alimentazione mista.
L’allattamento esclusivo viene raccomandato fino al sesto mese di vita da:
- Organizzazione Mondiale della Sanità;
- Ministero della Salute;
- Direttive Europee;
- ESPGHAN (Società Europea di gastroentorologia, epatologia e nutrizione pediatrica);
- AAP (Accademia Americana di Pediatria);
- UNICEF
L’allattamento può essere protratto fino ai 24 mesi. Oltre i sei mesi rimane ancora un alimento indispensabile per lo sviluppo del bambino anche se il consumo andrà via via a diminuire.
Il sesto mese di vita coincide con la capacità del lattante di stare seduto in autonomia, afferrare il cibo con le mani e la perdita del riflesso faringeo.
Il riflesso faringeo è il naturale meccanismo anti-soffocamento, si tratta di una contrazione muscolare che protegge la gola evitando che un qualsiasi corpo estraneo che arriva a toccare il palato molle o la parte mucosa alla base della lingua vi penetri, rigettandolo attraverso un conato, colpi di tosse o anche vomito. Nei bambini in età di svezzamento, il punto in cui questo riflesso si attiva sia più vicino alla parte anteriore della bocca che non negli adulti. Il riflesso faringeo comincia a perdere d’intensità a partire dai 6 mesi, quando coinvolge i 2/3 posteriori della lingua, senza però scomparire del tutto. L’area di stimolazione diminuisce gradualmente fino a interessare il quarto posteriore della lingua.
Tra i 6 e i 9 mesi la funzione motoria orale è pronta dal punto di vista dello sviluppo per l’introduzione di cibi solidi e semi solidi. Un bambino che non è pronto allo svezzamento, è a maggior rischio di soffocamento.