Intorno all’anno il bambino ormai svezzato è più interessato dall’ambiente che dal cibo, sviluppa le sue preferenze, diventa autonomo, anche a tavola, impone i suoi rifiuti. Diversi studi hanno dimostrato che le abitudini alimentari si stabiliscono tra il secondo e il quarto anno di vita e sono poi difficili da modificare negli anni successivi. Risulta quindi importante in questa fase insegnare al bambino ad alimentarsi in modo vario ed equilibrato.
Le abitudini alimentari sono contagiose, nei gesti e nelle scelte dei cibi, la dieta di mamma e papà è il suo punto di riferimento. Seguite una sana dieta e lui farà altrettanto!
Raccomandazioni basilari:
- il latte: l’allattamento al seno può continuare fino a quando la mamma ha il latte, altrimenti si può usare il latte di crescita; il latte vaccino è meglio inserirlo dopo il secondo anno di vita.
- l’uovo intero: sodo, alla coque, come frittata, ma non crudo per motivi igienici.
- Salumi: sono tutti ricchi di sale, conservanti e grassi saturi, da usare con molta parsimonia.
- il sale: si può iniziare ad utilizzare ma sempre con strema moderazione, l’abitudine del gusto salato nell’infanzia condiziona la scelta di alimenti saporiti nell’età adulta predisponendo all’ipertensione.
- lo zucchero: vale la stessa indicazione del sale, prestate attenzione agli alimenti confezionati come biscotti, succhi di frutta, tortine…